Festa sotto i Palazzi Rossi

Festa sotto i Palazzi Rossi

Sabato 9 ottobre dalle 18:00
Giardini Ater dei palazzi rossi
Valle Aurelia

Cibo, musica e politica dal basso

Assemblea pubblica:
“Sanità pubblica dentro e al di là della pandemia”

A seguire jam session jazz
djset

Durante la serata panini con la salsiccia, vegetariani e birre

Ingresso da via Stampini

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Valle Ri-Fiorita resiste e non si tocca

Mentre tutte e tutti noi continuiamo a vivere la crisi sanitaria, economica e sociale che da più di un anno ci attanaglia, il comune e la prefettura non hanno altro da fare che derubricare la questione abitativa a un problema di ordine pubblico.
Questa mattina infatti il quartiere di Torrevecchia a Roma Nord, insieme a tutto il territorio limitrofo, è stato pesantemente militarizzato per effettuare quello che hanno definito “un censimento” dell’occupazione abitativa di Valle Ri-Fiorita, dove da anni trovano un tetto numerose famiglie e singoli. Le pratiche sono state quelle di una prova generale di sgombero, seminando ulteriormente paura in chi già ha una vita precaria, in particolare sui minori, colpevoli solo di rivendicare una vita dignitosa, mentre invece hanno sentito ancora una volta il fiato sul collo di uno stato che punisce e sgombera.
Come già purtroppo accaduto diverse volte in questi ultimi mesi, la sindaca sta facendo la propria campagna elettorale sulla pelle di chi non ha una casa, utilizzando la retorica della “legalità”, della “riqualificazione” e del “decoro”.
A chi ha subito questa mattina minacce e intimidazioni va tutta la nostra solidarietà.
Lottiamo insieme per la casa di tutte e tutti.
Valle Ri-Fiorita resiste e non si tocca.
La casa è di chi l’abita.
INFAME CHI CI SGOMBERA.

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Arresti in Francia: LIBERE TUTTI

Arresti in Francia: LIBERE TUTTI

Questa mattina i governi di Francia e Italia, che evidentemente non hanno altre priorità in questo periodo, hanno effettuato l’arresto di 7 compagne e compagni, attivi negli anni ’60 e ’70, in esilio in Francia. Da una parte un paese che straccia ancora una volta la Dottrina Mitterand; dall’altra un paese che non ha mai deciso di fare i conti con la propria storia e che torna a perseguitare degli ex militanti di organizzazioni rivoluzionarie a distanza di 50 anni. Il motivo è semplice: i cani da guardia dello Stato borghese non dimenticano, ma si vendicano su chi ha scosso le fondamenta del potere costituito e chi, anche per poco, ha fatto in modo che la paura cambiasse campo.
Mentre quotidianamente si affondano le conquiste sociali e i diritti, la propaganda continua a dipingere gli anni, in cui questi furono conquistati, come “di piombo”, dimostrando di non conoscere neanche il film da cui questa espressione è nata.
A tutte e tutti coloro che sono in questo momento sotto arresto va la nostra solidarietà.
A coloro che sono riusciti a fuggire: Vento in poppa ai fuggiaschi!
LIBERE TUTTI

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12.12.1969 – 12.12.2020 Strage di Piazza Fontana Sappiamo chi è Stato

12.12.1969 – 12.12.2020
Strage di Piazza Fontana

Sappiamo chi è Stato

Ricorre oggi il tragico anniversario della strage di Piazza Fontana: 17 morti e decine di feriti in totale.
Non casualmente i terroristi scelsero La Banca Nazionale dell’Agricoltura, frequentata prevalentemente da contadini che venivano dalla provincia di Milano.
Da subito cominciarono gli insabbiamenti, a partire dall’ordine dato ai vigili del fuoco di pulire l’area con gli idranti, al fatto che una seconda bomba inesplosa rinvenuta a Milano fu fatta brillare la sera stessa, alla purtroppo nota voce della caldaia esplosa. Seguirono quindi i depistaggi: la persecuzione travolse il movimento anarchico e che portò all’omicidio di Pinelli e agli arresti di tanti altri militanti, mentre un arcinoto giornalista cominciava la sua scalata proprio indicando per primo gli anarchici come esecutori dell’attentato.
Nel frattempo gli autori, i terroristi fascisti Franco Freda e Giovanni Ventura in primis, insieme agli altri di Ordine Nuovo, ricevevano coperture e favori dai servizi, al punto che tutt’oggi l’hanno fatta franca per quell’orribile gesto. Anche adesso infatti gli apparati dello Stato, non deviati, ma perfettamente organici ai disegni delle classi dominanti di questo paese hanno mentito, insabbiato e depistato fino a rendere quasi impossibile l’accertamento di una verità giudiziaria.
Si apriva con quell’attentato la strategia della tensione: un insieme di azioni, apparentemente isolate, ma congiunte nella direzione di reprimere le classi popolari e lavoratrici e le gioventù rivoluzionarie che già dal 1960 stavano avanzando e conquistando terreno a discapito del capitale.
22 anni separano Piazza Fontana dal 1947, quando terminarono i lavori della Costituente.
22 anni separano Piazza Fontana dal 1991, quando iniziò l’indagine di Mani Pulite.
La storia della c.d. Prima Repubblica Italiana trova il suo centro proprio nella Strage del 12 dicembre 1969.

No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa, rossa di violenza
bisogna piangere i sogni per capire
che l’ultima giustizia borghese si è spenta
Piazza Fontana (Luna Rossa) – Claudio Bernieri

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Aggiornamenti Aula Studio

In conseguenza della situazione epidemica attuale la capienza dell’aula studio è limitata a 10 persone max.

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Solidarietà al Cinema Palazzo

25Solidarietà al Cinema Palazzo

Questa mattina è stato sgomberato il Cinema Palazzo, punto di riferimento di un quartiere, come quello di San Lorenzo, sempre più sottoposto a speculazioni di vario tipo.
È iniziata la campagna elettorale per la poltrona al Campidoglio, ma invece di preoccuparsi dei problemi vecchi e nuovi di questa città, la sindaca parla di legalità borghese.
Noi continueremo a essere popolari.
Solidarietà al Cinema Palazzo e a tutte le realtà sotto minaccia di sgombero.
Spazio Sociale Ex 51

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16 ANNI DI OCCUPAZIONE, LIBERAZIONE, AUTOGESTIONE

16 ANNI DI OCCUPAZIONE, LIBERAZIONE, AUTOGESTIONE

SPAZIO SOCIALE OCCUPATO EX 51

11.11.2004 – 11.11.2020

Oggi è il nostro anniversario: anni di lotte, di presenza nelle strade, di iniziative, di musica, di cultura, di comunità.
Per la prima volta non ci sembra opportuno festeggiare in questo frangente;
ci rifaremo quando la marea muterà.
A presto,
Ex 51

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Norme di comportamento per la prevenzione dal COVID-19

Abbiamo stilato delle norme di comportamento per la prevenzione dal COVID-19 da tenere nello Spazio.
Le trovate qui.

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LO SCOPRIAMO OGGI?

LO SCOPRIAMO OGGI?

Questa notte a Roma Nord sono comparsi degli interrogativi sulla situazione che stiamo vivendo.

Dopo la quarantena e un periodo di, seppur limitata, ripresa di attività quotidiane, ora anche altri settori della vita si apprestano a ricominciare.

Il coronavirus ha imposto di affrontare problemi che già erano presenti da anni, ma assenti all’interno dell’agenda politica dei governi.

Infatti la classe politica scopre solo a causa del coronavirus che esistono classi pollaio, sovraffollate, in edificî spesso fatiscenti, con un sovraccarico di lavoro per i docenti e maggiori difficoltà per i discenti.

E poi la sanità, che i governi locali e nazionali hanno spesso subordinato a interessi di mercato: in un contesto di pluridecennali tagli alla spesa sanitaria pubblica, di ospedali chiusi in tanti comuni, reparti ospedalieri tagliati o ridotti al minimo, il governo scopre che il sistema non può reggere, visto che la salute è stata considerata sacrificabile di fronte ad altri interessi.

E il comune di Roma scopre solo oggi che è impossibile evitare di formare assembramenti sui mezzi pubblici, quando essi scarseggiano, sono limitati nella percorrenza e le corse a orario ridotto; tutti problemi che sono già noti a conducenti e a utenti che quotidianamente affollano i carri bestiame di metro, autobus e linee ferroviarie urbane.

Così come lo stesso comune di Roma scopre che c’è poco personale per gli asili nido rispetto alla domanda delle bambine e dei bambini, producendo un sovraffollamento delle strutture.

Per decenni i governi che si sono susseguiti hanno di fatto favorito l’istruzione privata, la sanità privata, il trasporto privato e gli asili privati, a discapito dei corrispettivi pubblici, e ne hanno ignorato criticità che oggi si manifestano in maniera dirompente.

Sta a noi rivendicare tutto.

Per noi, la nostra salute e la nostra dignità.

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Comunicato sui fatti di Trastevere

Comunicato sui fatti di Trastevere

Apprendiamo tristemente dai giornali l’ennesimo episodio che vede coinvolti il Cinema America e il suo presidente, non meritevole di nomina, data la già lampante e soddisfatta necessità di apparire. Questa volta si tratta di un vile attacco ai danni di un compagno di Roma, al quale va tutta la nostra solidarietà.
L’attacco, tramite denuncia penale e, conseguentemente, mezzo stampa, mira a screditare non solo la persona implicata nei fatti, ma anche la sua realtà di appartenenza, definita come centri sociali dalla stessa associazione e dai giornalisti.
I ragazzi del Cinema America ci tengono a sottolineare che non c’è alcuna contrapposizione con i centri sociali. Non vogliamo ergerci al ruolo di maestri, ma dalle scuole elementari sappiamo che, quando si litiga, si litiga in due. Il comportamento e le scelte, politiche e non, dei ragazzi del Cinema America sanciscono una evidente contrapposizione: ricorrere alla stampa per segnalare con toni scandalistici un’aggressione fisica, le cui prove sono in mano a loro soli, non è metodo che ci appartiene. Inoltre, aggiungere una postilla, dopo che loro stessi hanno alzato il polverone, non può certo distogliere l’attenzione del lettore attento da un attacco esplicito ad una realtà che è stata culla per la loro esperienza e prima difesa della loro barricata per un lungo periodo; le strade si sono separate per vedute differenti e comportamenti irrispettosi nei confronti di chi aveva deciso, nonostante tutto, di prendere le parti di una nuova esperienza in un quartiere così importante per la socialità ed esempio della gentrificazione che la nostra città sta vivendo. Persino il sacrificio fisico e le conseguenze di molti che si sono messi in gioco sono stati in passato sbeffeggiati dal presidente del gruppo di ragazzi.

La spaccatura c’è ed è netta: non si tratta di una guerra fra bande, come certi giornalisti saranno pronti a scrivere, né di una contrapposizione calcistica. La cesura è quasi naturale tra chi oggi offre semplicemente un servizio, ben organizzato e fortemente supportato tramite finanziamenti e illustre sostegno istituzionale, inserendosi perfettamente nel meccanismo di gentrificazione di Trastevere, e chi vive nelle contraddizioni della nostra società, tra le mille problematiche dei quartieri in cui si organizza e lotta.

Ad ognuno il suo. Il vostro è diventato parte di ciò contro cui lottiamo.

E non si strumentalizzino, da parte del Cinema America né dei suoi amici giornalisti e influenti personaggi, i fatti a cui fanno riferimento in questi momenti sulle loro pagine: il piano su cui ci esprimiamo non è la contrapposizione tra singoli, per parafrasare quanto si legge, ma il piano dell’agire politico e pratico di realtà, all’oggi definitivamente chiaro, diametralmente opposte.

Rimandiamo al mittente tutte le menzogne e le infamie. Riteniamo illegittimo quanto ci arriva contro, per lo più da chi è primo attore della riduzione della cultura a uno specchietto delle allodole per il migliore offerente, da chi ha preferito strizzare un occhio alla potente sinistra radical chic e si è tuffato tra le braccia di partiti di governo, dimenticando e volutamente calpestando tutte le individualità e le realtà collettive a cui il Cinema America dice oggi ancora di riferirsi, ma che quotidianamente sfrutta, illude e tradisce.
Ostinatamente,
Spazio Sociale Ex 51
Alcuni vecchi Autorg

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