4 ANNI DI OCCUPAZIONE, LIBERAZIONE, AUTOGESTIONE

4 ANNI DI OCCUPAZIONE, LIBERAZIONE, AUTOGESTIONE

11.11.2004 – 11.11.2008


Contro il carovita: gruppo di acquisto popolare

A fianco degli studenti, per riprendere il futuro

Casa, lavoro diritti: sportello sociale gratuito

Rete Urbana del Territorio e della sua Storia

Teatro e cultura libera

SABATO 15 NOVEMBRE
ore 18:30
Aperitivo e Djset
ore 21
Cenone sociale

CONTRO LA SPECULAZIONE DEL CENTRO COMMERCIALE
DIFENDIAMO VALLE AURELIA

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NICOLA È OGNUNO DI NOI – Manifestazione Antifascista

NICOLA È OGNUNO DI NOI

Sabato 17 maggio 2008
MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA
Partenza corteo Stazione di Porta Nuova, Verona, ore 15.00
Per non dimenticare l’assassinio di Nicola Tommasoli per mano dei fascisti

Si lotta e si crea anche per ricordare chi ci è stato affine. Non ha importanza se Nicola si dichiarasse antifascista o meno. In questi anni di ripensamenti e ricombinazioni sociali, culturali, politiche, esistenziali, abbiamo imparato a definirci non per quello che siamo ma per ciò che non siamo. A differenza dei suoi assassini Nicola non era nazista, non era fascista, non era razzista, non era leghista, non era un reazionario. Sappiamo ciò che non siamo, ciò che saremo dobbiamo inventarlo. Lontani dalle passioni tristi, gioiosamente, naturalmente, vivere come l’aria che si respira, come ha fatto Nicola. Skate: ebrezza e surf dell’anima. Montagna: tregua, respiro, silenzio. Colore arancio: vitalità e spiritualità. Immaginazione. Vita contro la morte.

Gruppi culturali, teatrali, musicali, associazioni sociali, migranti, individualità, giovani e meno giovani, con esperienza politica e no. Nella sala Lucchi colma di persone, si è svolta l’assemblea aperta cittadina per la promozione della manifestazione del 17 maggio. Molti gli interventi, le proposte, le idee, le riflessioni. Un esempio di comunicazione e informazione che si alimentano per formare socialità diffusa e un’etica fatta di memoria, immaginazione e concretezza. Ricordare Nicola, non permettere che la sua vita e il suo assassinio siano dimenticati, questo il sentimento più diffuso negli interventi. Da qui le molte proposte, come la posa di una targa commemorativa a Porta Leoni e l’intitolazione di un centro giovanile/biblioteca. Il corteo sarà aperto, comunicativo, partecipato, in cui la città parlerà con la città, le identità si meticceranno con Verona, perché è con la solidarietà e la relazione che può nascere una nuova sensibilità.

Per sconfiggere l’intolleranza, il razzismo, la discriminazione è necessario far appello alla coscienza civile di Verona e alla sua capacità di autocritica come atto d’amore verso la città stessa, perché è proprio dalle condizione estreme che possono nascere pensieri e pratiche vivificanti, perché è proprio dal dissenso che possono nascere sensibilità, coscienza, saperi nuovi. È necessario quindi costruire progetti per nuove sensibilità, forme di vita libere, culture innovative e non sottomesse, valorizzare le esperienze di gestione reticolare dal basso, le diversità di genere e di desiderio, di molteplicità di orientamento e identità (glbtq), la lotta accanto ai migranti e contro la guerra, l’impegno per la giustizia sociale, contro la condizione precaria del lavoro, per il diritto alla casa, la creazione di mercati autogestiti (terra/ambiente/produzione/rivoluzione dei consumi). Una nuova sensibilità ha bisogno di creare in maniera cooperativa forme e strumenti di comunanza, dall’aria all’acqua fino alla produzione informatizzata e alle reti.

Il corteo – comunicativo, aperto, partecipato – sarà aperto da uno striscione disegnato da un artista/writer amico di Nicola, porterà questa scritta: “Nicola è ognuno di noi”.

Vi è fascismo quando una macchina da guerra viene installata in ogni buco, in ogni nicchia” ci suggeriscono Gilles Deleuze e Felix Guattari. Usciamo all’aperto quindi, fuori dalle logiche gerarchiche, di appartenenza, di potere e di micropotere, per creare una nuova sensibilità che metta in discussione l’epistemologia del dominio e le sue articolazioni, una temperatura etica che rinnovi il desiderio di giustizia sociale e di trasformazione progressiva, che tenga assieme memoria e immaginazione.

Assemblea aperta cittadina di Verona

>>> Manifestazione, sabato 17 maggio, Verona.
Concentramento in Stazione Porta Nuova, alle ore 14. Partenza del corteo alle ore 15.

> Info su aggiornamento adesioni, comunicati, partecipazioni e altro: http://verona17maggio.noblogs.org/
> e-mail: adesioni17maggio@gmail.com
> Info tel. 3491476050 – 3477732939

Percorso corteo e orari:
Partenza alle ore 15.00 dalla stazione Porta Nuova: corso Porta Nuova, stradone San Fermo, ponte Navi, via interrato dell’acqua morta, piazza Dante.
Pianta città e percorso: http://verona17maggio.noblogs.org/gallery/4721/infoA5.pdf

Nicola è ognuno di noi
Per sconfiggere insieme la paura scendiamo in piazza per svegliare una
città che troppe volte ha girato la testa. Non deve farlo questa volta.
Non deve farlo mai più.
Mobilitiamoci e riprendiamo la parola prima che l’ipocrisia riscriva anche questa storia.

per una Verona libera dalla paura,
per una Verona libera dall’odio,
per un Verona libera da vecchi e nuovi fascismi,
libera dall’intolleranza, dal razzismo, dall’ignoranza

perché esiste una Verona coraggiosa, aperta, indignata
perché guardarsi all’interno, riconoscere il male profondo del nostro
tempo e della nostra città è crescere. Liberi.

Costruiamo assieme un corteo che attraversi e viva la città in una
giornata aperta alle iniziative e ai contributi positivi di tutte e
tutti.

Nel 2008 a Verona si muore ancora di fascismo.
Al posto di Nicola poteva esserci ognuno di noi.

da roma:
per la manifestazione di verona del 17 RAM – rete antifascista
metropolitana – organizza i pullman
il costo è di 20 euro a testa a/r
per prenotarsi passare alla segreteria del forte prenestino.
seguiranno info sull’orario e il luogo della partenza.

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19 LUGLIO ROVINATA LA FESTA ALL’AMBASCIATORE COLOMBIANO A ROMA

19 LUGLIO-ROVINATA LA FESTA ALL’AMBASCIATORE
COLOMBIANO A ROMA
In occasione della Festa per l’indipendenza, l’ambasciatore colombiano a Roma, PRETELT de la VEGA, aveva organizzato presso la sua residenza un brindisi con inviti al personale diplomatico a Roma.

Decine di persone in contemporanea hanno realizzato una manifestazione di protesta per ricordare che la classe politica colombiana è da mesi sotto accusa per aver sostenuto, finanziato, coperto, promosso le attività dei gruppi paramilitari che si sono macchiati
in questi anni di atroci delitti con lo scopo di tutelare gli interessi delle multinazionali e di sterminare l’opposizione politica e sociale.
Iniziative simili si sono svolte a Parigi e a Berna
4000 sindacalisti uccisi dagli anni ’80 ad oggi,
popolazioni indigene in via di estinzione, 3,5 milioni
di profughi interni sono alcune delle cifre di questa
barbarie.
I manifestanti hanno denunciato anche come in italia abbiano ricoperto incarichi diplomatici personaggi dal
dubbio passato come l’attuale AMBASCIATORE SABAS PRETELT DE LA VEGA ideatore della legge “di GIUSTIZIA e PACE” con la quale lo stato colombiano getta la spugna su tutti i crimini commessi dai gruppi paramilitari e chi li ha appoggiati, promettendo la non estradizione negli USA di alcuni dei loro capi militari, di aver avuto relazioni con MANCUSO attuale numero uno delle AUTODEFENSAS UNIDAS de COLOMBIA

Questa denuncia pubblica ha evidentemente messo in difficoltà l’Ambasciatore il quale, davanti ai suoi imbarazzati invitati, non ha esitato a sguinzagliare il personale di servizio presso l’Ambasciata che si è esibito
in più di una provocazione ed ha anche preteso che le forze dell’ordine defiggessero uno striscione che lo accusava di legami diretti con gli squadroni della morte
Chiediamo alle Istituzioni Italiane, al Ministero degli Esteri di rompere le relazioni diplomatiche con un paese
governato da un presidente, Alvaro Uribe Velez, che fu il maggiore sostenitore della diffusione dei gruppi paramilitari in Colombia, e il cui personale diplomatico
in Italia e nel Mondo è sotto processo o accusato di collusioni e responsabilità dirette con le attività degli squadroni della morte.

Roma 20 luglio 2007

Comitato Carlos Fonseca/REDHER

Associazione ASUD
Rete Italiana Solidarietà “Colombia VIVE”
Associazione Italia Nicaragua, Circolo Leonell Rugama
Confederazione COBAS
Spazio Sociale Occupato EX 51
REBOC Rete Boicottaggio COCA COLA
SINISTRA 19
Claudio Ortale Cap. PRCSE Municipio Roma19
Adriana Spera, Capogruppo PRC-SE al Comune di Roma
CUB Immigrazione

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19 LUGLIO 2007 MANIFESTAZIONE AL FIANCO DEL POPOLO COLOMBIANO CONTRO LE MULTINAZIONALI ASSASSINE

AL FIANCO DEL POPOLO COLOMBIANO CONTRO LE MULTINAZIONALI ASSASSINE,
LA PARA-POLITICA – PER IL RISPETTO DELLA VITA
E DELLA SOVRANITÀ POPOLARE SULLE RISORSE NATURALI

È recente la notizia della condanna subita dalla multinazionale CHIQUITA BRANDS (Nord Americana – Banane e frutta) e del processo in corso contro la DRUMMOND (Nord Americana – Carbone e Coke, fornisce in Italia: Enel, Edison, Tirreno Power e Unicoal), accusate di aver utilizzato/finanziato i Gruppi Paramilitari per tutelare i propri
interessi in Colombia e di aver promosso tramite le AUC (Autodefensas Unidas de Colombia, la maggiore formazione paramilitare del paese) lo sterminio dell’opposizione sindacale e sociale nei territori in cui operano.
La COCA COLA da anni è ormai sotto boicottaggio internazionale per aver promosso una politica ferocemente antisindacale, attraverso l’uso dei Gruppi Paramilitari, fatta di omicidi, minacce, attentati, dimissioni e sfollamenti
forzati.

A questi nomi si aggiungono quelli della ANGLOGOLD ASHANTI (Nord Americana, Sudafricana e Inglese – Oro), della BRITISH PETROLEUM (Inglese – Petrolio), della OXY (Nord americana/Inglese – Petrolio), della REPSOL (Spagnola – Petrolio), e molte altre che in tutta la Colombia operano per sfruttare le ricchissime risorse naturali che
il paese possiede.
Per farlo hanno bisogno di territori liberi, nessuna forma di opposizione sociale e sindacale, una legislazione
compiacente, istituzioni locali e nazionali complici; dei Gruppi Paramilitari che, congiuntamente a Polizia ed Esercito, sono di fatto lo strumento “pratico” per realizzare questi obiettivi.
L’oligarchia colombiana favorisce, con tutto il suo potere politico, economico e (para)militare, tale sfruttamento, per poter conservare ed incrementare il proprio status con le briciole che le multinazionali lasciano nel loro paese, a discapito di un’intera popolazione, la cui vita è appesa ad un filo, a capriccio di militari e paramilitari, e che
subisce una situazione giorno dopo giorno sempre più economicamente insicura.

2/3 della popolazione è in condizioni di POVERTÀ e 14 milioni di colombiani sono costretti alla FAME.
4.000 sindacalisti ASSASSINATI dal 1980 ad oggi
3 Milioni e Mezzo di PROFUGHI INTERNI, cacciati dalle proprie terre
PRIVATIZZAZIONE e svendita di tutti i beni e i servizi pubblici, PRECARIZZAZIONE del lavoro.

Nei mesi scorsi gli alti vertici della Politica Colombiana e delle Forze di Polizia sono stati scossi da uno dei più grandi scandali della storia Colombiana: quello della PARAPOLITICA, con arresti di uomini politici, ex diplomatici, quadri delle forze armate e dei servizi di sicurezza. Il governo Uribe ha inviato e continua ad assegnare come personale diplomatico in tutto il mondo personaggi ambigui, dal passato sporco di sangue e costellato di legami con il paramilitarismo. Uno dei più stretti collaboratori di Uribe, Jorge Noguera, messo a capo del DAS (Departamento Administrativo de Seguridad, i servizi segreti colombiani) dallo stesso presidente, a causa delle voci che cominciavano a circolare su di un suo coinvolgimento negli scandali della Parapolitica, ha dovuto riparare… in Italia! come console di Milano!!!

In Italia abbiamo una triste storia di diplomatici implicati in scandali e legami con i paramilitari.
Attualmente, Jorge Noguera, ex console di Milano, è sotto processo in Colombia per “Manipolazione di informazioni privilegiate” e “abuso di autorità”; Luis Camilo Osorio, ex ambasciatore in Italia, è imputato in tre processi in relazione alle supposte ingerenze dei paramilitari nel suo operato come Procuratore Generale della Nazione; Sabas Pretelt de la Vega, attuale ambasciatore in Italia, inventore della “Legge salvaparamilitari ” è implicato in indagini relative per i pagamenti delle “tasse di guerra” ai paramilitari da parte degli industriali e per finanziamenti paras alla rielezione di Uribe.
La presenza di questi figuri sul territorio Italiano è una vergogna sia per il popolo colombiano che per le Istituzioni del Governo Italiano, che accettano personaggi di questo calibro come rappresentanti ufficiali di uno Stato estero.

GIOVEDÌ 19 LUGLIO 2007 – ORE 16,30 – MANIFESTAZIONE SIT IN
AMBASCIATA COLOMBIANA c/o la SANTA SEDE – Lungotevere ARNALDO da BRESCIA 11

NON ACCETTIAMO NEL NOSTRO PAESE DIPLOMATICI PUBBLICAMENTE RICONOSCIUTI COME CRIMINALI !!
DICIAMO NO ALLA RELAZIONI DILOMATICHE CON UN GOVERNO CRIMINALE

Primi promotorori:
Comitato Carlos Fonseca/REDHER
Associazione ASUD
Rete Italiana Solidarietà “Colombia VIVE”
Associazione Italia Nicaragua, Circolo Leonell Rugama
Confederazione COBAS
Spazio Sociale Occupato Ex 51
REBOC Rete Boicottaggio COCA COLA
SINISTRA 19
Claudio Ortale Capogruppo PRC-SE Municipio Roma 19

DICIAMO NO ALL’APPOGGIO DELLE ISTITUZIONI ITALIANE ED
EUROPEE ALLA LEGGE DI JUSTICIA Y PAZ – SALVA PARAMILITARI

SOSTENIAMO LE LOTTE DEL POPOLO COLOMBIANO CHE NONOSTANTE
MASSACRI, REPRESSIONE, NEGAZIONE DI DIRITTI, RESISTE ANCORA ALLO STRAPOTERE DELLE MULTINAZIONALI, ALL’ARROGANZA DELLA SUA OLIGARCHIA, ALLA BRUTALITÀ DEI GRUPPI PARAMILITARI E DELL’ESERCITO

CHI SONO I RAPPRESENTANTI DIPLOMATICI DELLA COLOMBIA IN ITALIA
Jorge Noguera, ex console di Milano, nonostante le sue amicizie influenti, è sotto processo in Colombia per “Manipolazione di informazioni privilegiate” e “abuso di autorità”. Noguera, insieme ad altri funzionari del DAS, passava ai paramilitari le liste “nere” dei sindacalisti da “ridurre al silenzio” e ha riconosciuto in diverse occasioni di
essersi riunito “ufficialmente” con vari capi paramilitari, fra cui Salvatore Mancuso (comandante dell AUC) e Rodrigo Tovar, alias “Jorge 40” (leader del Blocco Nord delle AUC).
Queste le rivelazioni di un subalterno di Noguera ai tempi del DAS, Rafael Garcia, ex capo del dipartimento di informatica del DAS, arrestato per corruzione e favoreggiamento (dietro compenso cancellava i file contenenti le informazioni raccolte su capi paramilitari e narcotrafficanti dagli archivi del DAS), che per non andare a fondo da solo, ha trascinato nel fango anche il suo capo; accuse poi confermate dalle dichiarazioni di Mancuso,di Jorge 40 e dai file ritrovati nel computer portatile dello stesso Rodrigo Tovar.

Luis Camilo Osorio, ex ambasciatore in Italia, attualmente ambasciatore in Messico è accusato in tre processi in relazione con la possibile ingerenza dei paramilitari durante la sua gestione come Procuratore Generale della Nazione. Con tale incarico Osorio è divenuto famoso per aver costantemente ostacolato la giustizia, sostituendo pubblici ministeri e investigatori “troppo zelanti” e favorendo l’impunità nei crimini di lesa umanità, che in Colombia sfiora il 100%.
Nel 2002 una denuncia di Human Rights Watch lo accusava di ostacolare la giustizia: “mancanza di appoggio ai pubblici ministeri che lavoravano su casi sensibili di diritti umani, incapacità di fornire una protezione efficace e
tempestiva ai funzionari le cui vite erano minacciate, e licenziamento o rinuncia forzata di pubblici ministeri e investigatori esperti” e poi: “il procuratore ha lanciato una ‘purga’ dell’istituzione che presiedeva nella quale sono stati coinvolti molti pubblici ministeri esperti che si trovavano nelle fasi finali di casi importanti come quello contro
il Generale Rito Alejo del Río e l’investigazione contro il Generale d’Armata Rodrigo Quiñónez”. Queste le gravi denuncie di HRW, che 4 anni dopo hanno trovato riscontro nelle accuse dei paramilitari “smobilitati”, scaricati dal governo Uribe nella ricerca di un rinnovo d’immagine in vista delle elezioni del 2010.

Sabas Pretelt de la Vega, attuale ambasciatore in Italia, è, fra l’altro, il padrino della legge di Justicia y Paz.
Con un gioco di prestigio, quando ricopriva la carica di Ministro dell’Interno e della Giustizia, presentò prima una versione della legge alla comunità internazionale, per poi
presentarne un’altra, priva di qualsiasi garanzia di verità, giustizia e riparazione per le vittime del paramilitarismo, al congresso colombiano, che l’approvò senza battere ciglio. Grazie a questa legge, le condanne dei paramilitari, anche macchiatisi di gravi crimini contro l’umanità, possono avere una durata MASSIMA di 8 anni di carcere, nei
quali sono compresi i tempi del processo.
Le pene inoltre possono essere scontate al di fuori delle strutture carcerarie, in “fattorie” predisposte per la riabilitazione, come quelle finanziate di recente da OIM (Organizzazione Mondiale dei Migranti) e USAID, che si trovano su terre sottratte con la forza dai paramilitari ai contadini di tutta la Colombia. Neppure adesso potranno tornare in possesso di ciò che è loro per diritto.
Molteplici le accuse rivolte a Sabas Pretelt dai “pentiti” paramilitari: secondo le accuse di Mancuso faceva visita ai capi paramilitari, in qualità di presidente della Fenalco, la Federazione Nazionale dei Commercianti, per contrattare con loro la “tassa paramilitare” a nome degli industriali del paese. L’ambasciatore, in alcune sue dichiarazioni, non ha negato di essersi incontrato con Mancuso, ma ha detto di averlo fatto per “motivi umanitari”; nel dicembre scorso due capi paras lo hanno accusato di aver promesso la non estradizione negli USA in cambio dell’appoggio elettorale ad Uribe mentre i fratelli Miguel Ángel e Víctor Manuel Mejía Múnera (meglio conosciuti come Los Mellizos, figurano entrambi nella listi dei 12 narcos più ricercati dagli USA; Miguel Ángel, alias Pablo Arauca è un capo paramilitare smobilitato), lo hanno indicato come la persona attraverso la quale i leader paramilitari hanno fatto arrivare a destinazione il denaro sporco di sangue con cui hanno finanziato la rielezione di Uribe nel 2006.

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2 ANNI DI OCCUPAZIONE, LIBERAZIONE, AUTOGESTIONE

BUON COMPLEANNO EX 51!

2 ANNI DI OCCUPAZIONE, LIBERAZIONE, AUTOGESTIONE

Iniziative ed eventi per la ricorrenza dei due anni di occupazione dell’Ex51.

Per la ricorrenza dei due anni di occupazione dello Spazio Sociale Occupato Ex51, a partire da giovedì 9 Novembre si svolgeranno, presso lo Spazio una serie di iniziative ed eventi.
Di seguito riportiamo il programma completo:

– GIOVEDÌ 9 NOVEMBRE
ore 20:00 : Assemblea Pubblica sull’ATER, morosità, vendite, assegnazioni.
Sarà presente un membro del C.d.A. ATER.

– VENERDÌ 10 NOVEMBRE
Ore 18:00 : Presentazione Dossier sulle cartolarizzazioni.
Ore 20:00 : Aperitivo biologico (5€) a cura del Gruppo d’Acquisto Popolare di Valle Aurelia.

– SABATO 11 NOVEMBRE
ore 16:00 : Presentazione delle attività della ludoteca e spettacolo di clowneria per bambini e bambine.
Ore 20:30 Cena Sociale – sottoscrizione 10€ – a seguire selezione musicale

– DOMENICA 12 NOVEMBRE
Ore 18:00 : presentazione del progetto RUTS (Rete Urbana per il Territorio e la sua Storia) di Valle Aurelia.

SARÀ SEMPRE IN FUNZIONE IL BAR.

Spazio Sociale Occupato EX51
Via Bacciarini, 12 – Valle Aurelia (Roma)
Bus: 490, 495, 994 – Metro A Valle Aurelia

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INIZIATIVE REBOC

“INIZIATIVE REBOC”
Rete Boicottaggio Coca-Cola

Campagna di boicottaggio Coca-Cola

DAL 22 AL 26 2005 GIUGNO A ROMA

con JUAN CARLOS GALVIS del SINALTRAINAL

Il 25 ed il 26 Giugno sarà a Roma Juan Carlos Galvis, personaggio di spicco del SINALTRAINAL, il sindacato colombiano che ha lanciato una campagna di boicottaggio internazionale contro Coca-Cola, accusata in Colombia di utilizzare gli squadroni della morte per annientare qualsiasi opposizione sindacale alla sua politica di licenziamenti, precarizzazione e sfruttamento del lavoro.

Vittima di questa strategia repressiva è in particolare proprio il SINALTRAINAL, che, secondo un’inchiesta indipendente condotta da una Commissione statunitense, ha subito almeno 179 gravi violazioni dei diritti umani, tra cui 9 omicidi di leader sindacali e di 4 loro familiari, numerosi sequestri, torture, minacce e montature giudiziarie.
Lo stesso Galvis è scampato ad un attentato da parte dei paramilitari il 21 Agosto 2003.

La REBOC invita tutte e tutti a questa due giorni di iniziative, che avranno come prologo l’appuntamento del 22 Giugno per l’apertura della Festa dell’Altraeconomia, dove fino al 26 sarà presente lo stand REBOC, con dossier, materiali audio-video, magliette del boicottaggio e quant’altro…

vai al resoconto: rassegna stampa, foto, notizie…


MERCOLEDI’ 22 GIUGNO

ore 18
luogo: Festa dell’Altraeconomia, via dei Gladiatori (Foro Italico)
incontro-dibattito: ‘Dal consumo critico alla critica ai consumi’
con: REBOC, Francuccio Gesualdi (Centro Nuovo Modello di Sviluppo), Maria Rosa Cutillo (Campagna Meno Beneficienza Più Diritti)
info: www.altraeconomiaroma.org 

SABATO 25 GIUGNO

ore 12,30
luogo: Sala Aniene c/o Regione Lazio, via Cristoforo Colombo 202
conferenza stampa
con: Juan Carlos Galvis (SINALTRAINAL), REBOC, Osservatorio Pubblico Permanente su Imprese e Diritti UMani, Comitato Carlos Fonseca, parlamentari, esponenti della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Roma
info: comunicato

ore 13,30
luogo: Ristorante ‘Bio e Te’ c/o Casa Internazionale delle Donne, via della Lungara 19
Brunch colombiano e lancio della rete dei ristoratori no coca-cola
con: Juan Carlos Galvis (SINALTRAINAL), REBOC, ristoratori romani che aderiscono al boicottaggio
info: comunicato

ore 21
luogo: Festa dell’Altraeconomia, via dei Gladiatori (Foro Italico)
prologo al concerto gratuito dei Tiromancino
con: Juan Carlos Galvis (SINALTRAINAL), Andrea Rivera
info: www.altraeconomiaroma.org

DOMENICA 26 GIUGNO

ore 15,30
luogo: Festa dell’Altraeconomia, via dei Gladiatori (Foro Italico)
riunione pubblica della REBOC
con: Juan Carlos Galvis (SINALTRAINAL)
info: 
comunicato


ore 19
luogo: Spazio Sociale Occupato Ex 51, via Bacciarini 12 (Metro A – Valle Aurelia)
incontro e cena sociale
con: Juan Carlos Galvis (SINALTRAINAL)
info: https://ex51.noblogs.org

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