STRAIGHT OUTTA SUNDAY

Thirty Minutes Crew presenta:
STRAIGHT OUTTA SUNDAY
Domenica 13 marzo 2016

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NO AL CENTRO COMMERCIALE – una vignetta di Alessio Spataro

Contro devastazioni, speculazioni e cementificazioni
NO AL CENTRO COMMERCIALE
VALLE AURELIA NON SI TOCCA

Grazie ad Alessio Spataro per il sostegno alla lotta

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PERCHÉ SEI A FAVORE DEL CENTRO COMMERCIALE DI VALLE AURELIA?

PERCHÉ SEI A FAVORE DEL CENTRO COMMERCIALE DI VALLE AURELIA?

Miti da sfatare sulla costruzione del centro commerciale

Il centro commerciale darà lavoro agli abitanti del quartiere?

Chi ci assicura che i posti di lavoro che si creeranno con la nuova struttura commerciale saranno destinati agli abitanti del quartiere? Ma,soprattutto, di che tipo di
posti di lavoro si tratta? Il centro commerciale raccoglie grandi catene
che tipicamente non hanno particolare interesse nell’assumere gli
abitanti del quartiere, anzi! Da un lato infatti le assunzioni
potrebbero essere veramente poche perché l’azienda frequentemente già
dispone di esuberi inseribili nei turni del nuovo punto vendita.
Dall’altro lato i posti proposti sono precari e sottopagati! Vengono
richiesti, a fronte di un magro stipendio, turni di lavoro molto lunghi
e massacranti, con aperture domenicali e festive senza però il pagamento
degli straordinari, creando così le premesse di una perversa gara a chi
accetta le peggiori condizioni lavorative! E il lavoro che già c’è
invece? Certo è che il centro commerciale porterà alla chiusura di
alcune piccole attività commerciali di zona provocando così la perdita
di posti di lavoro, spesso di persone che abitano sul territorio.

Perché è una “bella opera”!

La realtà è che si tratta essenzialmente di una grande speculazione edilizia, che avrà un impatto fortemente negativo sulla vita del quartiere! L’opera farà aumentare il traffico stradale, già elevato nelle vie circostanti,aumentando il livello delle polveri
sottili e dell’inquinamento, trasformando un quartiere tranquillo come
il nostro in una zona trafficata e caotica,creando infine non pochi
problemi di parcheggio! Basti pensare che è prevista una bretella che
da via Anastasio II, tagliando monte Ciocci, si collegherà a via di
Valle Aurelia. Inoltre l’imponente quantità di cemento aumenterà il
rischio di allagamenti e frane, e non posso bastare le rassicurazioni
dei costruttori a tranquillizzarci. Anche la storia e la memoria del quartiere non è detto che vengano tutelate, il costruttore infatti restaurerà la fornace ma non si ha
nessuna garanzia rispetto a quale destinazione le darà il comune. Le
altre opere di compensazione, quelle destinate al quartiere per
capirci, sono poca cosa e per lo più utili solo al centro commerciale
stesso. Infine siamo preoccupati per la trasparenza, pensiamo solo che
negli ultimi anni l’iter dell’autorizzazione è andato avanti quasi di
nascosto e che a lavori praticamente iniziati il comune non ha ancora
reso pubblici alcuni documenti fondamentali.

Perché il quartiere sarà più vivibile!

Invece il centro commerciale trasformerà Valle Aurelia
nell’ennesimo, anonimo, quartiere dormitorio senza risolvere i problemi
di degrado che esistono ma anzi peggiorandoli. I prezzi degli affitti
aumenteranno e si aprirà la strada alla messa in vendita delle case
popolari, col risultato di una progressiva espulsione degli abitanti
verso zone sempre più periferiche! Come sta già avvenendo in tantissimi
quartieri a Roma e in tutta Italia. Anni fa è stato svuotato il
Borghetto, oggi viene convertito in una zona di lusso, e la costruzione
del centro commerciale faciliterà l’avvio della stessa operazione sul
resto del quartiere. Che si sia contrari o favorevoli è innegabile che
la costruzione del centro commerciale darà inizio ad una trasformazione
del quartiere. Senza una nostra attiva partecipazione le scelte su
questo sul territorio che viviamo continueranno a seguire gli interessi
di pochi, spesso a scapito dei nostri!

Spazio Sociale Ex 51

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CineForum CAOS – Collettivo AutOrganizzato Seneca

CineForum CAOS – Collettivo AutOrganizzato Seneca
Febbraio\Marzo 2016

SNATCH – CineForum CAOS – 7 Feb h.18:00

Π IL TEOREMA DEL DELIRIO – 14 Feb h. 21:00

FARGO –  28 Feb h. 21.00

SECRET WINDOW –  6 Mar h. 21

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QUEI FILINI BLU

QUEI FILINI BLU
4 febbraio 2016
Desaparecidos: scomparsi.
Durante gli anni ’70 in Argentina, una delle dittature più violente del “secolo breve” decide di cancellare in maniera sistematica e perversa un’intera generazione.
30.000 desaparecidos. Tra di loro anche 500 neonati. La maggior parte nati nei centri clandestini di detenzione, ultimo tetto delle loro madri, e dati in adozione a famiglie di militari cancellandone completamente l’identità, le tracce dei loro legami precedenti. Questo perché non si corresse il rischio che diventassero come coloro che li avevano generati: persone libere, pronte a creare una società libera.
Ad oggi sono appena 119, 119 su 500, i bambini ritrovati grazie all’ostinato e infaticabile lavoro delle Abuelas de Plaza de Mayo. Sono uomini e donne che hanno vissuto vite diverse da quelle a cui erano destinate.
Questo spettacolo racconta la Storia vera di una di loro.
Un giorno, un giorno qualsiasi, le rivelano che non è la persona che ha sempre pensato di essere. Scopre, da adulta, che i suoi genitori non sono quelli che ha sempre chiamato “papà e mamma”, che il suo sangue ha il colore della rivolta e della desapareción, che nulla di ciò che sa di se stessa corrisponde alla verità….nemmeno il suo anno di nascita.
Cosa può fare un essere umano che si specchia senza più sapere chi è? Come accettare una nuova identità, un nuovo nome?
Un doloroso percorso di consapevolezza dove lo scontro, il dubbio, l’impotenza e la ribellione si accavallano. Ricomporre se stessi, essere come un puzzle cui mancano sempre delle tessere. Ricostruirsi nonostante i pezzi mancanti….
Identità imposta, identità personale, identità acquisita. Identità di un popolo.

INGRESSO LIBERO USCITA A CAPPELLO

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Prove aperte di “Chatters” (chiacchiericcio)

Prove aperte di “Chatters” (chiacchiericcio)
21 gennaio 2016

Uno studio televisivo. 7 personaggi e un violoncello in un tragicomico crescendo di false dichiarazioni e pretese di verità. Alle spalle, l’ombra di un drammatico flash mob.

Interpreti e personaggi:
Maria Lucia Bianchi – Rosa
Simone Bobini – Paolino Barini
Gianluca Enria -Romano Poretti
Livia Massimi – Alìda Fata
Emanuele Marchetti -Sandro Moreni
Flavia Passigli – Andrea al violoncello
Valerio Puppo – Dario Beretta
Agnese Toneguzzo -Sofia Reno

Scritto e diretto da Niccolò Matcovich.
Con l’aiuto di Gnomo

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Presentazione “BILIARDINO” di Alessio Spataro + TORNEO BILIARDINO 10 gennaio

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DOMENICA 10 GENNAIO
ORE 16 Torneo di Biliardino
ORE 19 Presentazione “BILIARDINO” di e con Alessio Spataro (BAO Publishing, 2015), presenta Checchino Antonini (giornalista)
ORE 21 30 Cena Goliardica

[Roma-Milan è stata anticipata a Sabato 9 gennaio alle 20.45, perciò non è più nella programmazione di questo evento; sarà, comunque, regolarmente proiettata Sabato 9.]

scheda del libro:
http://www.baopublishing.it/shop/dettaglio/978-Biliardino

blog del libro:
https://blogbiliardino.wordpress.com/

Alessio Spataro, dopo un monumentale lavoro di documentazione testuale e sul campo, ha creato un romanzo grafico stampato solo in rosso e blu (come i giocatori del biliardino), che ripercorre la storia del biliardino e del suo inventore più affezionato.
Il galiziano Alexandre Campos Ramirez (per i nemici Alejandro Finisterre) ha conosciuto Neruda, Camus, la fame, la paura, ed ha visto infine il proprio paese liberato. Il gioco che aveva pensato per consentire anche ai mutilati di guerra di sfidarsi a calcio non porta il suo nome, forse perché lui di nomi, per sfuggire ai fascisti, ne ha avuti tanti.
Questa è la sua storia, ma è anche la storia della liberazione dell’Europa dalla più odiosa delle tirannie.

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ALTRO CEMENTO, NUOVI PROFITTI VALLE AURELIA NON SI TOCCA

ALTRO CEMENTO, NUOVI PROFITTI
VALLE AURELIA NON SI TOCCA

Alla fine è successo: a quanto pare stanno cominciando i lavori di costruzione del centro commerciale nell’area dell’ex fornace Veschi.
Già qualche anno fa manifestammo tutta la nostra opposizione a questo progetto devastante per il nostro quartiere; ma, come temevamo, l’iter burocratico è stato seguito di nascosto, tanto che le autorizzazioni più necessarie sono state concesse nell’ultima settimana dell’amministrazione Alemanno.

Vogliamo ribadire le principali motivazioni della nostra opposizione al progetto del centro commerciale:

Innanzitutto è un progetto che avrà un terribile impatto economico sul quartiere. Il centro commerciale infatti farà innalzare artificialmente il costo della vita e sopratutto delle case e degli affitti, aprendo la strada a quel processo di gentrificazione, visto in tanti altri territori, che consiste nell’espulsione degli abitanti del quartiere per far posto ad una clientela più ricca.

Secondo la nuova legge sulla vendita delle case popolari, la presenza di un centro commerciale è valutabile come uno degli elementi che ne determinano la messa in vendita. È molto probabile che la costruzione del centro commerciale porti quindi alla vendita delle case popolari di Valle Aurelia con tutti gli sfratti che ne conseguono.

L’impatto ambientale sarà particolarmente negativo: si parla di una colata di cemento che molto probabilmente creerà diversi problemi idrogeologici (ad esempio allagamenti, o le frane della collina di Villa Veschi).

L’enorme quantità di traffico che si riverserà nel quartiere, abbassando la qualità della vita di tutti.

Le opere pubbliche di compensazione sono come al solito minime, se non dannose. Nel progetto è infatti prevista la costruzione di un asilo nido nel parco in mezzo ai palazzi rossi, togliendo così un importante spazio di incontro e socialità del quartiere mentre ci sarebbero tanti altri posti più adatti anche molto vicini.

Infine c’è il serio rischio che non venga adeguatamente tutelata e valorizzata la fornace Veschi, importante memoria storica del quartiere, colpevolmente lasciata all’abbandono fino ad oggi.

NO ALLA COSTRUZIONE DEL CENTRO COMMERCIALE

Spazio Sociale Ex 51

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Oltremedia sull’Ex 51

Ex 51: lo spazio sociale di Valle Aurelia

da: http://oltremedianews.it/ex-51-lo-spazio-sociale-di-valle-aurelia/

Nel quartiere di Valle Aurelia, nella zona nord-ovest di Roma, sorge un piccolo spazio sociale chiamato Ex 51. Si trova a pochi km dal Cupolone, che infatti è visibile una volta usciti dal piccolo cancello di ferro d’entrata, e nello spazio, delle dimensioni di una grande stanza, oltre alle partite della Roma, vengono organizzate varie iniziative durante tutto il corso dell’anno.

Il racconto dello spazio grazie all’intervista a Nella, uno dei componenti del collettivo.

1) Come è nata l’idea di occupare un luogo a Valle Aurelia?

“Per la mancanza di spazi nel nostro territorio: un luogo, nello specifico, molto difficile ancora oggi. Molti vanno via da Roma nord perchè, effettivamente, continua ad essere una zona assai problematica e poco vivibile. Abbiamo occupato questo spazio per riappropriarci degli spazi fuori dalla logica del consumo”.

2) Il nome “Ex 51” ha un qualche significato particolare dietro?

E’ un nome abbastanza singolare. Viene dal 51 che era l’autobus che portava a Piazza Risorgimenti e tutti i valligiani (gli abitanti di Valle Aurelia) dicevano che andavano a Roma; un vero e proprio collegamento con il mondo quindi. Quando abbiamo occupato lo spazio il bus 51 era stato soppresso: è stata una dedica alla memoria del quartiere”.

3) Cosa volete portare avanti tramite questo spazio occupato?

Il comunismo facendo progetti di tipo sociale e aggregativo, provando a coinvolgere i ragazzi della zona. Ovviamente ognuno del collettivo partecipa attivamente ad altri ad altri percorsi politici, come la lotta per la casa, per il lavoro, le lotte studentesche e quelle femministe, le lotte contro la contro la devastazione speculativa del territorio: cementificazione e discariche ad esempio”.

4) Come trovate le fonti per portare avanti l’autofinanziamento?

In molti modi riusciamo a tirar sù i soldi. Organizzando cene sociali, attività ludiche e culturali, come concerti e spettacoli di teatro, e proiettando le partite della Roma. Ogni tanto riusciamo ad allestire anche un cineforum. Tutto è a sottoscrizione per progetti ben precisi come le spese legali”.

5) Progetti particolari per il futuro ne avete?

“ì ed anche parecchi. Ad esempio vogliamo dar vita ad un progetto di trattoria sociale nel quartiere working progress, inoltre intendiamo allargare il progetto di palestra popolare e poi vedremo. Come dicevo prima, ognuno di noi segue determinati percorsi politici e quindi questo luogo fisico ci permette di ritrovarci insieme come collettivo e condividere quello che singolarmente attraversiamo, cercando di unire in una unica lotta le singole esperienze. Insomma faremo la rivoluzione”.

Roberto Consiglio

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11 ANNI DI OCCUPAZIONE, LIBERAZIONE, AUTOGESTIONE

BUON COMPLEANNO EX 51
11 ANNI DI OCCUPAZIONE, LIBERAZIONE, AUTOGESTIONE

PROGRAMMA

VENERDÌ 13
ORE 18
Presentazione del libro
“Ultrà. Le sottoculture giovanili negli stadi d’Europa” di Valerio Marchi (Hellnation Libri/Red Star Press)
con Cristiano Armati,
intervengono le squadre di calcio popolare Atletico San Lorenzo e Spartak Lidense

scheda del libro
http://www.redstarpress.it/index.php/hellnation-libri/product/view/7/41

«Teppisti» e «alcolizzati», quando si tratta di assegnare un aggettivo ai tifosi che seguono abitualmente le squadre di calcio, la stampa main stream non ha mai grossi dubbi e, in articoli pieni d’indignazione, continua nei decenni ad accostare il termine ultrà alla parola violenza come se si trattasse di sinonimi. Ma cosa c’è dietro l’attitudine al conflitto sociale che caratterizza la militanza ultrà? Quali sono le ragioni di una rabbia mai compresa dalle inchieste sociologiche legate al fenomeno? Qual è la storia di un movimento che attraversa l’intera Europa, restando l’unica spina nel fianco di un sistema-calcio ormai quasi completamente addomesticato dalla televisione?
A queste domande Valerio Marchi risponde con la consueta originalità e grazie all’esperienza diretta della materia trattata, in uno dei pochi libri in circolazione in cui, a prendere la parola per parlare di ultrà, è uno di loro.

ORE 21
Cena di autofinanziamento del Collettivo Autorganizzato Mamiani

SABATO 14
ORE 18
Dibattito
“I Trattati di libero scambio del XXI secolo: Focus sul TTIP”

In un’epoca di crisi e di riassestamento del capitalismo globale gli accordi di libero scambio giocano un ruolo chiave.
Da un lato distruggono le garanzie e i diritti ottenuti con decenni di lotta, dall’altro annullano qualunque sovranità popolare su decisioni fondamentali.
Con il TTIP si mira ad unire la aree di libero scambio di America e Unione Europea, concedendo alle multinazionali un potere ulteriormente più forte in grado di ricattare ancora di più gli stati aderenti. Nel dibattito affronteremo gli accordi ALCA, TTP e il costituendo TTIP, insieme alla risposta dell’ALBA e agli scenari che si prospettano.

intervengono
Geraldina Colotti,
compagne del collettivo femminista e lesbico “La Coordinamenta” ( http://coordinamenta.noblogs.org/ )

A SEGUIRE
CENA SOCIALE a sostegno della Trattoria Popolare dell’Ex 51

RIFFA DI COMPLEANNO

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