LO SCOPRIAMO OGGI?
Questa notte a Roma Nord sono comparsi degli interrogativi sulla situazione che stiamo vivendo.
Dopo la quarantena e un periodo di, seppur limitata, ripresa di attività quotidiane, ora anche altri settori della vita si apprestano a ricominciare.
Il coronavirus ha imposto di affrontare problemi che già erano presenti da anni, ma assenti all’interno dell’agenda politica dei governi.
Infatti la classe politica scopre solo a causa del coronavirus che esistono classi pollaio, sovraffollate, in edificî spesso fatiscenti, con un sovraccarico di lavoro per i docenti e maggiori difficoltà per i discenti.
E poi la sanità, che i governi locali e nazionali hanno spesso subordinato a interessi di mercato: in un contesto di pluridecennali tagli alla spesa sanitaria pubblica, di ospedali chiusi in tanti comuni, reparti ospedalieri tagliati o ridotti al minimo, il governo scopre che il sistema non può reggere, visto che la salute è stata considerata sacrificabile di fronte ad altri interessi.
E il comune di Roma scopre solo oggi che è impossibile evitare di formare assembramenti sui mezzi pubblici, quando essi scarseggiano, sono limitati nella percorrenza e le corse a orario ridotto; tutti problemi che sono già noti a conducenti e a utenti che quotidianamente affollano i carri bestiame di metro, autobus e linee ferroviarie urbane.
Così come lo stesso comune di Roma scopre che c’è poco personale per gli asili nido rispetto alla domanda delle bambine e dei bambini, producendo un sovraffollamento delle strutture.
Per decenni i governi che si sono susseguiti hanno di fatto favorito l’istruzione privata, la sanità privata, il trasporto privato e gli asili privati, a discapito dei corrispettivi pubblici, e ne hanno ignorato criticità che oggi si manifestano in maniera dirompente.
Sta a noi rivendicare tutto.
Per noi, la nostra salute e la nostra dignità.