“Sono un ragazzo di strada nato in piazza Gasparri / dove veri coatti ti fan fuori se sgarri” Inoki.
L’autobus 01 si riempie dalle prime luci del mattino e il forno che affaccia sul parco Willy Ferrero inizia la sua quotidiana attività. A pochi passi, dopo una scritta sbiadita di radio Ondarossa risalente ai tempi dell’Autonomia Operaia, le tre serrande della scuola popolare Handala.
Sono due settimane di occupazione, nello stesso quadrante della palestra popolare Lidense, nel quartiere di Nuova Ostia dove lo Stato si affaccia solo quando bisogna eseguire uno sfratto, quando si odono spari o quando i carabinieri, mitra in mano, organizzano posti di blocco agli angoli della via.
I giornalisti prendono parola solo per raccontare di criminalità organizzata, usura e spaccio.
Un’impaurita telecamera di RepubblicaTv è passata per chiederci se conoscevamo alcune “famiglie malavitose” di zona. Il nostro sorriso è la risposta al giornalista, giovane Saviano di Roma, pronto a raccontare la sua personale Gomorra. Inutile spiegargli che Ostia è molto altro.
Le famiglie di lavoratori pendolari non hanno tempo per badare ai figli e piazza Gasparri diventa una seconda madre con cui crescere. Handala, stella sorella, non ha avuto difficoltà ad illuminare questo angolo di mondo dimenticato. L’aiuto compiti per i bambini e la cura del parco sono state le due attività con cui si è entrati in confidenza con il territorio. Occupare è stata una scelta naturale.
Alcune scene viste durante le occupazioni delle scuole, nell’autunno della “Gioventù Lidense”, si sono ripetute, dimostrando quanto Ostia sappia essere periferia solidale. Le signore del quartiere portano da mangiare, il bar di zona raccoglie soldi per la pulizia del parco e in generale ognuno mette il suo per tenere in vita il progetto. Giocattoli e libri sono i doni per Handala che vanno per la maggiore.
I fiori di Maggio hanno portato nuova vita al parco e le famiglie hanno ricominciato a frequentarlo. Era da anni che in piazza non c’era questo clima, ci dicono alcune mamme. A breve si parte con una petizione per la gestione attiva del parco, per evitare che il punto verde qualità ritorni all’incuria generale. La prossima domenica torneo di calcetto e si preannuncia grande battaglia tra le giovani squadre.
Il vento del mare porta via qualche volantino elettorale buttato a terra. Al ballottaggio nessuno sembra interessato, in un municipio dove l’astensione elettorale del 50% non è una novità. Sotto il cielo di piazza Gasparri Handala, il bambino palestinese, veglia sul quartiere, per ricordare che l’autorganizzazione è una risposta concreta e che il sorriso dei bambini è una ricchezza da cui bisogna ripartire. Noi abbiamo scelto da che parte stare.